Il Giardino dei Giusti

L'11 Marzo si è svolta una bella conviviale al ristorante “L’Oste Dispensa”, in Località Giannella, tra soci e amici che aveva come tema “Il Giardino dei Giusti". La serata è stata animata da una bellissima energia e abbiamo potuto apprezzare la cucina di Stefano Sorci, chef del ristorante ospitante.

Le Prof.sse Damiani e Squitieri hanno salutato il nostro club con parole lusinghiere, evidenziando il legame necessario e indissolubile tra le realtà scolastiche del territorio e il Club, attento ad individuare interventi o tematiche importanti ed interessanti per tutte le fasce della popolazione della nostra zona. Negli anni scorsi il nostro Club ha contribuito alla Didattica Digitale Integrata attraverso delle donazioni, rivolte al plesso della Scuola Secondaria di Primo Grado di Orbetello. Quest’anno il Club e la Scuola si sono potuti incontrare fisicamente con Madre Natura e l’umanità come fattore comune.

Ha dunque preso la parola il nostro socio Giuliano Adorno, in qualità di Presidente della Commissione Interact, per parlare un po’ più approfonditamente di questo progetto. Nell’ottica di interessare i giovani alle iniziative del Rotary creando un ponte con questa fascia di età, Giuliano e Beatrice hanno avuto un’intuizione: far toccare il Bosco Rotary e il concetto di Giardino dei Giusti.

Ma chi sono I Giusti? I Giusti sono quegli eroi quotidiani, persone che con i propri gesti, piccoli o grandi, hanno “ubbidito” a una legge superiore, magari trasgredendo a delle leggi che non condividevano. Nei tempi bui che viviamo, tra Covid e conflitti l’unica strada sembra proprio quella di valorizzare I Giusti.

I Giardini dei Giusti sono dunque degli spazi pubblici, luoghi di memoria e anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi dei Giusti. I Giardini dei Giusti, presenti in tutto il mondo, non sono necessariamente legati alle persecuzioni, anche se questo è un tema che viene toccato, ma a vari argomenti.

Il nostro club si pone l’obiettivo di creare una commissione che si occupi proprio di decidere quale sia il profilo di “Giusto” da trattare, per poi piantare un albero dedicato.

Ma perché il nostro “Giusto” è stato proprio Michele Bolgia? Attraverso il nostro socio Fernando Andreini abbiamo scoperto che Michele Bolgia era un ferroviere di origini orbetellane. Egli era stato citato anche da Giovanni Damiani, noto scrittore ed intellettuale orbetellano, che in una sua pubblicazione lo raccontava così: “Il 18 ottobre 1943, dal primo binario della stazione ferroviaria di Roma-Tiburtina, stipati in un convoglio composto da 18 carri bestiame, opportunamente piombati col filo spinato, più di mille ebrei romani, intere famiglie composte da uomini, donne, vecchi e bambini, furono strappate dalle loro case per essere deportate nei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau. […] Ma lo stesso "luogo della vergogna" rappresentò, anche l'orgoglio della riscossa nazionale, perché fu proprio in tale Stazione che ebbero luogo le prime manifestazioni della resistenza, molte delle quali ascrivibili all'eroismo degli stessi ferrovieri italiani, primo fra tutti il guardasala Michele Bolgia, recentemente insignito di Medaglia d'Oro al Merito Civile "alla memoria", al quale è dedicato il presente libro...”

Dopo la presentazione del progetto e il racconto della serata ci siamo salutati, sicuramente toccati, sicuramente con l’illusione e il sogno che, in momenti tristi come quelli che il mondo sta vivendo, esista ancora uno spiraglio di luce e qualche “Giusto” da ricordare e celebrare.

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