Sul legame d’amicizia tra il cardinale Angelo Comastri e Madre Teresa di Calcutta, al centro dell’incontro organizzato dal nostro Club nel Duomo di Orbetello lo scorso 26 agosto, alla presenza di numerosi fedeli, abbiamo chiesto un contributo alla nostra socia Cinzia Graziani.
"Il rapporto tra Sua Eminenza il Cardinale Comastri (per noi resterà sempre don Angelo) e S. Teresa di Calcutta (per tutti resterà sempre Madre Teresa) è stato indubbiamente un legame privilegiato. Un dono che, come sempre avviene nella Chiesa, non è stato, però, solo per i singoli, ma che, attraverso i singoli, è diventato un dono per tutti. Il racconto di questa esperienza fatto dal Cardinale alla nostra comunità lo dimostra.
Madre Teresa incontra Comastri quando era un giovane sacerdote e da allora lo accompagna per tutta la vita, diventando per lui un punto di riferimento.
Tanti sono gli episodi in cui la Madre lo stimola, lo sollecita e lo indirizza nel suo cammino di fede e nel suo ministero fino a quando don Angelo, che nel frattempo ha assunto l'ufficio di Parroco a Porto S. Stefano, da buon padre e pastore del popolo affidato gli, sente il desiderio di condividere con la sua gente la fecondità di quella Madre per lui tanto generativa. Da qui l'invito è la visita di S. Teresa all'Argentario: un momento così ricco e luminoso che ancora resta vivo nella memoria di quella comunità e di tutta la Diocesi.
Madre Teresa era così, andava ovunque e parlava a tutti: ai poveri di Calcutta ed ai professori dell'accademia di Norvegia, a chi moriva di AIDS ed ai potenti che reggono le sorti dei popoli.
Per tutti aveva un monito, un richiamo, una carezza... Perché in tutti, in fondo in fondo, sentiva la eco di quel grido di Gesù sulla Croce: "ho sete!".
Una supplica estrema che non era meno grave se pronunciata riguardo alla propria malattia, alla propria indigenza o alla miseria morale delle nostre società opulente.
E su tutte le fatiche umane, lei - piccola come i più piccoli - sapeva alzarsi come un gigante, per farsi scudo dei poveri e monito ai potenti.
Nel suo cuore i Sacerdoti: unico strumento della Grazia e della Pace. Quanti ne ha guidati! Quanti ne ha ispirati!
E quanti, come pure il Cardinale, hanno trovato nelle sue parole, nei suoi gesti e nel suo esempio una realizzazione immediata della forza rigenerante e salvifica del Vangelo.
Si, perché se è vero che la vita dei Santi è la più bella esegesi del Vangelo, nella loro testimonianza, nel racconto che del loro apostolato possiamo ancora fare si perpetua la Tradizione più autentica della Chiesa, la sua ricchezza, la sua eredità.
"Quello che vi ho detto nelle orecchie - dice Gesù - ripetetelo sui tetti".
Questo ha fatto, e fa da sempre, il Cardinale Comastri, tenendo viva la memoria ed il racconto di Madre Teresa: farci vedere e gustare quanto buono e il Signore, rafforzando la nostra speranza finché Egli venga."
Il Centro culturale Sant'Antonio, dove abbiamo ricevuto il cardinale Angelo Comastri dopo l’ incontro su Madre Teresa di Calcutta tenutosi nel Duomo di Orbetello, nasce nel 2002, nell'ambito del Progetto culturale della Conferenza episcopale italiana, per volontà di Don Maurilio Carrucola e di Francesco Spano che ne diventano, su designazione del Vescovo Meini, il Presidente ed il Direttore.
Immediatamente si caratterizza per essere un luogo di incontro e di confronto nel cuore della contemporaneità. Un contesto in cui ciascuno è chiamato a riflettere e nel quale anche il pensiero laico trova un'occasione di dialogo con la riflessione dei credenti, chiamati - come dice l'apostolo - "a rendere sempre ragione della Speranza che è in noi".
In questa prospettiva, per oltre dieci anni, conferenze tematiche si alternano con presentazione di libri e proiezioni, vedendo sfilare ad Orbetello insigni ospiti del mondo della politica, dell'università, della scienza, del giornalismo e dello spettacolo.
Il rinnovo del palazzo abaziale condiziona il trasferimento della biblioteca voluta in quella sede dal Vescovo D'Ascenzi e determina l'occasione par arricchire il Centro di una piccola biblioteca dedicata a S. Caterina da Siena ed inaugurata alla presenza del Cardinale Touran, allora bibliotecario di S. Romana Chiesa.
Una visita significativa che, insieme a quella del Cardinale Tonini ed al carteggio con l'allora Cardinale Ratzinger, testimoniano il rapporto cordiale da sempre intessuto dal Centro con esponenti insigni del Collegio cardinalizio.
Dopo qualche anno di pausa, dovuta anche al Covid, l'anno scorso il Centro è stato riaperto con una conferenza sui 70 anni della Costituzione, tenuta dal Presidente Giuliano Amato, amico ed assiduo frequentatore del Centro fin dai suoi esordi.
Cinzia Graziani