19 – 21 Aprile 2024: Visita al Club di Frosinone

Dal 19 al 21 aprile il Rotary Club Orbetello Costa d’Argento è andato in visita al Club di Frosinone, come primo atto del gemellaggio definito nell’annata rotariana 2021/2022 con Gian Franco Francia Presidente. Ottimo il programma che ci è stato proposto e caldissima l’accoglienza. Abbiamo visitato alcune perle insospettabili della Ciociaria , come l’ Abazia di Casamari, Veroli, L Isola del Liri, Anagni grazie alla sapiente competenza di Francesca Santinelli (past president del club di Frosinone), da ottima Rotariana, ha messo a nostra disposizione la sua alta professionalità di guida turistica ed esperta di arte facendoci scoprire una parte di Italia sconosciuta ai più che abbiamo subito amato ! Grazie al Presidente e ai soci tutti del Club di Frosinone e viva il Rotary che ci offre anche queste opportunità!

Un tuffo nell’arte, nella storia e nella spiritualità medievale della Ciociaria

Il nostro gemellaggio con gli amici rotariani di Frosinone è stato un meraviglioso tuffo in un Medioevo spirituale, storico e artistico guidato dal Past President del Club Francesca Casinelli ed in compagnia di tanti soci che ci hanno accolto con affetto e disponibilità durante tutto il nostro soggiorno.

Camminando con Dante che sicuramente ha percorso questi luoghi abbiamo cominciato il nostro pellegrinaggio dall’Abbazia di Casamari il cui nome deriva dalla nascita qui di Caio Mario. Fondata dai benedettini nel 1035, passò ai Cistercensi nel 1151: la Chiesa, il Chiostro, la Sala Capitolare, il Refettorio, la Biblioteca riflettono la semplicità e la purezza architettonica dell’Ordine ed ovunque si respira la presenza di S. Bernardo di Chiaravalle di cui tutti conosciamo la splendida preghiera dantesca alla Vergine.

La Basilica di Santa Salome ci attendeva a Veroli, uno dei centri più ricchi di storia, cultura ed arte della Ciociaria, fondata dagli Ernici, che molto dettero da fare ai Romani combattendo con addosso pelli di lupo. Divenne poi un municipio ed in seguito una sede e marca dello Stato Pontificio.

La Basilica, dedicata a Santi Salome, una delle pie donne testimoni del Cristo Risorto, conserva in un’urna i resti della Santa, raffigurata in un affresco dal Cavalier d’Arpino, che dialoga con un’emozionante immagine metallica della donna coperta da un velo di Massimo Terzini, percepibile solo a certe condizioni di luce. Qui percorrendo la Scala Santa in ginocchio si può ricevere l’indulgenza plenaria soprattutto nell’anno giubilare. 

Ma le sorprese a Veroli non erano finite: il museo civico sotterraneo mostra in perfetto stato di conservazione un calendario romano con indicati giorni fasti e nefasti.

Nel pomeriggio l’Isola del Liri, formatasi dall’abbraccio di due rami del fiume “Verde” e collegata da due ponti al resto del territorio, ci mostrava uno spettacolo suggestivo: la splendida cascata naturale che cade nel cuore cittadino ed il sovrastante Castello Boncompagni che domina il centro storico accarezzato dalla Cascata Grande, alta 27 metri. Impressioni e suggestioni di un mondo che fu, ma ancora vivo nel cuore dei nostri amici rotariani che hanno fatto a gara a trasmetterci questo loro amore per la propria terra densa di ricordi non solo spirituali e storico artistici medievali, ma anche di un tempo più recente.

Alla fine del 700’, infatti, quando in Francia e in Inghilterra scoppiava la Rivoluzione Industriale anche l’Isola del Liri conosceva la sua ‘Rivoluzione”. Infatti sorsero qui grazie proprio alle cascate le prime cartiere che producevano carta a nastro continuo. Grandi fabbriche ove soprattutto lavoravano donne che avevano la possibilità di lasciare i loro bambini negli asili che ogni stabilimento aveva. Bei tempi! Chi di noi non ricorda i neri quaderni Pigna con la tavola pitagorica stampata nell’ultima pagina!

Oggi è quanto mai suggestivo percorrere la sera la strada principale, vivace ed animata dai tanti locali lungo la Cascata, illuminata da luci colorate che rendono ancora più strabiliante lo spettacolo.

Ottima a cena con la pizza a volontà, divertente il carrettino del parrucchiere che si reca a domicilio degli invalidi per barba e capelli ed il segnale d’obbligo del bacio davanti all’acqua che scorre senza posa.

Domenica mattina ad Anagni nel Palazzo dei Papi abbiamo assistito alla “performance” dello schiaffo di Sciarra Colonna a Bonifacio VIII e siamo venuti a conoscenza dei suoi intrighi per diventare Papa, compresa l’ambasceria a Celestino V affinchè facesse quel “gran rifiuto” permettendogli di salire al trono pontificio.

Bellissimi i busti di Arnolfo di Cambio di Bonifacio VIII che guarda “soddisfatto” la Partita a scacchi tra imperatore e papa sulle sorti del mondo medievale di Raffaello Sorbi, ma tutta una storia filosofica occidentale si respira nella cripta di San Magno nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata, la cappella Sistina del medioevo. Cinquecentoquaranta metri quadri affrescati dai maestri di scuola benedettina nel XII-XIII secolo. E’ qui raffigurata la storia della salvezza dell’uomo dalla sua creazione fino all’Apocalisse, non però secondo la Genesi, ma secondo la teoria del Timeo di Platone che vuole la creazione del mondo e dell’uomo nel perfetto equilibrio matematico del microcosmo nel cosmo, dell’uomo nella natura e della teoria degli elementi aria, acqua, terra e fuoco spiegata nell’affresco da due medici del mondo antico Galeno ed Ippocrate.

A terra un pavimento a mosaico stupendo dei maestri cosmateschi.

Fuori un variopinto mercatino di prodotti artigianali.

Tre giorni trascorsi insieme agli amici rotariani: un tuffo nell’arte, nella storia, nelle “baruffe” e soprattutto nel recupero della spiritualità medievale troppo spesso dimenticata.

Nel prossimo incontro ci attendono Cicerone e San Tommaso!

Cinzia Graziani

 

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